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Video screening sullo spazio pubblico mediterraneo
Proiezioni e talk a cura di Marco Trulli, con la partecipazione di Saverio Verini
Video di Luca Coclite, Khaled Jarrar, Randa Maddah, Youssef Ouchra, Anna Raimondo
Video in loop giovedì 4 e venerdì 5 aprile dalle 15.00 alle 19.00
Mercoledì 3 aprile 2019 alle ore 19.00, presso lo spazio espositivo di AlbumArte in via Flaminia 122 a Roma, apre l’ultimo dei cinque appuntamenti della nuova serie di AlbumArte | VideoArtForum, rassegna di proiezioni di film e video d’artista. Marco Trulli presenterà al pubblico una selezione di lavori video degli artisti Luca Coclite, Khaled Jarrar, Randa Maddah, Youssef Ouchra, Anna Raimondo. Dopo la proiezione seguirà un dibattito aperto al pubblico in sala, con la partecipazione di Saverio Verini. Tutti i video verranno proiettati nuovamente in loop, nei giorni 4 e 5 aprile, dalle 15.00 alle 19.00.
Mediterraneo sensibile è uno screening video che incentra la propria attenzione su alcune pratiche d’arte nello spazio pubblico mediterraneo, oggetto negli ultimi anni di una serie di mostre, workshop e residenze curate da Marco Trulli e realizzate all’interno del progetto La ville ouverte promosso da Arci nazionale nell’ambito del network di BJCEM – Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo. In occasione dell’uscita di una pubblicazione riepilogativa (La ville ouverte. Politiche e poetiche dello spazio pubblico mediterraneo, Viaindustriae publishing, 2018) sul lavoro di osservazione, ricerca e produzione di questo progetto, viene mostrata una selezione di video di artisti attivi nell’area mediterranea, con un’attenzione particolare a quei lavori centrati sul delicato intreccio tra le forme del poetico e del politico.
«Mediterraneo sensibile è costruito su uno spettro di differenti approcci: dall’osservazione e analisi del paesaggio alla costruzione di finzioni necessarie a smascherare il presente, fino ad azioni che interrogano lo sguardo dell’osservatore attivando paradossi e sospensioni di senso. Un processo continuo di decostruzione della realtà, una strategia diffusa di interrogazione dei traumi del paesaggio, delle mappe sensibili disegnate dall’esercizio del potere in tutto il mediterraneo. Come i processi geopolitici ridisegnano il paesaggio? E come gli artisti rispondono con strategie di intervento, contro-narrazioni o ri-significazioni di luoghi ed immaginari? Una geografia di luoghi ed immaginari che conduce gli artisti al cuore pulsante del presente del mediterraneo, con l’obiettivo di disegnare nuovi paesaggi del possibile e del pensabile, spazi liberati dai retaggi postcoloniali, dalla paranoia del controllo o dai confinamenti delle persone. Il mediterraneo si muove e ricostruisce ogni giorno possibili scenari di trasformazione, in questo gli artisti definiscono la possibilità di scaturire nuovi conflitti poetici, dalla dimensione intima a quella pubblica». (Marco Trulli)
Il progetto AlbumArte | VideoArtForum – iniziato nel 2016 e diretto da Cristina Cobianchi con il
coordinamento di Valentina Fiore – ha presentato artisti e curatori italiani e internazionali e conferma l’interesse di AlbumArte per la videoarte, medium espressivo del quale si è occupato fin dagli esordi (2011) in Italia e all’estero, continuando a definire l’indagine in questo ambito come una delle caratteristiche più specifiche del suo percorso di ricerca.
Marco Trulli (Anzio – RM, 1980) è curatore e operatore culturale. Si è laureato in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi della Tuscia. Ha fondato Cantieri d’Arte, progetto di arte contemporanea che dal 2005 invita artisti nella Tuscia per residenze e progetti nello spazio pubblico. Nel 2013 è stato uno dei curatori di Errors Allowed – Mediterranea 16. Young Artists Biennial svoltasi presso la Mole Vanvitelliana di Ancona. Coordina la piattaforma itinerante La ville ouverte che indaga la relazione tra pratiche artistiche e contesti sociali ed urbani in area euro-mediterranea. Ha curato, tra gli altri, i seguenti progetti internazionali per BJCEM: Disorder (Nottingham, 2012); La sovversione del sensibile (Milano, 2014); Here is elsewhere (Milano, 2015); Mediterranean landscapes (Italia, Slovenia, Albania 2017). Responsabile dei progetti culturali di Arci Viterbo, è consulente artistico del giardino di scultura contemporanea La Serpara. Ha curato diverse pubblicazioni sulla relazione tra arte e natura e sul ruolo dell’arte nello spazio pubblico. È presidente di Arci Lazio e referente di Arci Nazionale su Progetti e spazi innovativi, rigenerazione urbana e periferie. Vive e lavora tra Viterbo e Roma.
Saverio Verini è nato a Città di Castello nel 1985. Laureato in Storia dell’Arte Contemporanea alla Sapienza, nel 2011-2012 è nello staff del MACRO di Roma. Dal 2013 al 2015 è assistente curatore presso la Fondazione Ermanno Casoli, nelle Marche e, dal 2017, si occupa del coordinamento delle mostre presso la Fondazione Memmo di Roma. Ha all’attivo collaborazioni con istituzioni culturali quali: Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Istituto Polacco di Roma, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, American Academy in Rome, FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma, Fondazione Pastificio Cerere, Civitella Ranieri Foundation, la fiera Granpalazzo, Kilowatt Festival. È tra i fondatori del collettivo di curatori Sguardo Contemporaneo, con il quale ha organizzato numerose iniziative culturali caratterizzate da una forte attitudine partecipativa. Tra i progetti più recenti si segnalano le mostre Stop and Go. L’arte delle gif animate, Una sola moltitudine, doppia personale di Filippo Berta e Calixto Ramírez, e White Paper, mostra di Namsal Siedlecki, tutte curate per smART – polo per l’arte, a Roma; la mostra Alberto Burri. Le dimensioni della materia; il progetto espositivo Straperetana, nel borgo abruzzese di Pereto, in collaborazione con la galleria Monitor; la personale di Paolo Icaro, intitolata Unending Incipit, presso la Pinacoteca Comunale di Città di Castello. Collabora con la rivista Artribune e scrive regolarmente testi critici in occasione di mostre personali e collettive presso musei, gallerie private e altri spazi espositivi. Recentemente ha pubblicato per PostmediaBooks la monografia Roberto Fassone. Quasi tutti i racconti (2018).
Luca Coclite (1981, Gagliano del Capo, LE). La ricerca artistica di Luca Coclite si focalizza sull’analisi dell’immagine contemporanea legata al paesaggio e all’architettura, come terreno sul quale indagare diversi fattori sociologici che ne scaturiscono. Da diversi anni osserva la trasformazione dei territori, il paesaggio che lo circonda e con esso le contraddizioni insite negli aspetti politici e sociali. È impegnato in diversi progetti artistici e curatoriali come Ramdom, (per il quale è artistic project curator dal 2010), e il progetto Casa a Mare. Nel 2018 fonda Studioconcreto e inizia a collaborare come docente video a Spazio Labo, Bologna.
Khaled Jarrar è nato nella Cisgiordania occupata nel 1976. Fa ricerca sul potenziale fallimento del proposto muro sul confine tra Stati Uniti e Messico; sta poi lavorando ad un film e serie multimediale che documenta il suo viaggio di un mese con un gruppo di migranti verso l’Europa lo scorso anno, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche dei rifugiati Siriani. Le sue mostre personali includono: Ayyam Gallery, Dubai (2016); Art Bartsch & Cie, Ginevra (2015); Galerie Polaris, Parigi (2014, 2012); Gallery One, Ramallah (2014); Ayyam Gallery, Londra (2013); Galerie Guy Bartschi, Ginevra (2013). Jarrar ha ricevuto il Premio Anni e Heinrich Sussmann nel 2016, che riconosce artisti internazionali dedicatisi agli ideali di democrazia e antifascismo. Vive e lavora a Tucson, Arizona.
Randa Maddah è nata nel 1983 a Majdal Shams, nella parte siriana del Golan. Dopo aver finito nel 2003 dei corsi di pittura e scultura all’Adham Ismail Center di Damasco, nel 2005 si è laureata all’Università di Damasco alla facoltà di Belle Arti, dipartimento di scultura. Inoltre, nel 2007 Randa ha anche seguito dei corsi di incisione all’Accademia di Arte e Design di Gerusalemme. Randa è un membro fondatore del Centro per le Arti e la Cultura “Fateh Al Mudarris”, nelle alture del Golan occupate, fondata da giovani artisti. Vive nell’area occupata delle Alture del Golan
Youssef Ouchra è nato nel 1984 a Casablanca. Unisce arte sonora, graphic design, performance art, installazioni e video. Nei suoi lavori interroga sulla relazione tra l’uomo e il suo ambiente. Attraverso l’analisi di queste questioni, Youssef Ouchra lavora in ambito artistico sulle questioni della società contemporanea e incita lo spettatore per far sì che risvegli il suo inconscio. Informatage, 2013, è una video-performance dove l’artista denuncia la sovrabbondanza di informazioni che riceviamo mettendone in discussione l’efficacia. Ouchra è anche un artista impegnato nella denuncia alle ragioni che stanno alla base di conflitti del mondo moderno. Vive e lavora a Casablanca.
Anna Raimondo è nata a Napoli (IT) nel 1981. Ha conseguito il Master in Sound Arts alla London College of Communication (UAL, London) ed ha un dottorato in corso tra la scuola di belle Arti di Bruxelles Arba e l’Università ULB. Ha partecipato a diverse mostre tra cui: “Seremos serias de la manera más alegre” curata da Florencia Curci al CAso CNB (Buenos Aires, ARG) e “New bounderies of the Wellness of Vagynal Ecosystem” alla galleria Ex Elettrofonica curata da Lucrezia Cippitelli (Rome IT). I suoi lavori radiofonici sono stati diffusi a livello internazionale. Ha vinto la Ars Acustica 2016 con il lavoro “Me, my English and all the languages of my life”, il premio di migliore paesaggio sonoro con “La vie en bleu” nell’ambito del premio d’arte sonora PIARS e il premio della città di Brussels nella cornice del premio d’arte contemporanea Mediatine nel 2018. Vive a Bruxelles (BE) e lavora internazionalmente.
Titolo: Mediterraneo sensibile per AlbumArte | VideoArtForum 2019
Artisti: Luca Coclite, Khaled Jarrar, Randa Maddah Youssef Ouchra, Anna Raimondo
Curatore: Marco Trulli, con la partecipazione di Saverio Verini
Sede: AlbumArte – Via Flaminia 122, Roma
Date e orari: mercoledì 3 aprile h19. Video in loop 4 e 5 aprile h15-19. Ingresso gratuito
+39 06 3243882 | info@albumarte.org | valentinafiore@albumarte.org | www.albumarte.org
Screening of videos about the Mediterranean public space
Screening and talk led by Marco Trulli, with the participation of Saverio Verini
The debate will be held in Italian
Videos by Luca Coclite, Khaled Jarrar, Randa Maddah, Youssef Ouchra, Anna Raimondo
Looped screenings on April 4th and 5th, 3:00-7:00PM
AlbumArte, via Flaminia 122 Roma | Free entrance
On Wednesday 3rd April 2019, at 7PM, AlbumArte will host the last of five appointments of the new series of film screenings and artist videos AlbumArte | VideoArtForum, held at AlbumArte’s exhibition space in Via Flaminia 122, Rome. In this occasion, curator Marco Trilli will present a video selection by of artists Luca Coclite, Khaled Jarrar, Randa Maddah, Youssef Ouchra, Anna Raimondo. The screening will be followed by an open conversation with the audience, and with the participation of curator Saverio Verini. All the videos will play again on loop on April 4th and 5th, from 3pm to 7pm.
Mediterraneo sensibile is a screening on the various forms of art practices centered around the Mediterranean public space, which in recent years has been the subject of a series of exhibitions, workshops and residencies curated by Marco Trulli, realized within the project La ville ouverte and promoted by ARCI Nazionale in the context of the BJCEM network – Biennial of Young Artists from Europe and the Mediterranean. Given the recent publication of the volume La ville ouverte. Politiche e poetiche dello spazio pubblico mediterraneo (Viaindustriae publishing, 2018) which summarizes the work of observation, research and production of the project, the event at AlbumArte will feature a selection of videos by artists who are active in the Mediterranean territory, with a particular attention to those works focused on the delicate interweaving of poetry and politics.
«Mediterraneo sensibile is built on a spectrum of different approaches: from the observation and analysis of the landscape, to the construction of fictions which are necessary to unmask the present, with the creation of actions that question the observer’s gaze by activating paradoxes and suspensions of meaning. The work becomes a continuous process of deconstructing reality, a comprehensive strategy of interrogating the traumas of the landscape and the maps drawn by the operation of power throughout the Mediterranean territory. How do geopolitical processes redesign the landscape? And how do artists respond with strategies, interventions, counter-narratives or re-significations of places and imaginaries? The work constitutes a geography of places and imaginaries that leads the artists to the core of the present time of the Mediterranean, with the aim of designing new landscapes of possibility and reflection, spaces liberated from post-colonial legacies, from the paranoia of control and from the confinement of people. The Mediterranean changes and reconstructs every day new potential scenarios of transformation, in which the artists re-define new opportunities for the creation of poetic conflicts, from the more intimate dimension to the public one». (Marco Trulli)
Since 2016, AlbumArte | VideoArtForum – directed by Cristina Cobianchi and coordinated by Valentina Fiore – presented Italian and international artists and curators both from Italy and aborad. The project confirms the ongoing interest of AlbumArte in the field of video art, an expressive medium with which the association has been involved ever since it was founded in 2011, thanks to a series of initiatives of screening and video art exhibitions both in Italy and abroad, defining its investigation of this particular area of artistic creation as one of the most significant.
Marco Trulli (b. 1980, Anzio – IT) is a curator and a cultural worker. He graduated from the Faculty of Conservation and Cultural Heritage of the Tuscia University in Viterbo with a bachelor’s degree in History of Contemporary Art. Since 2005 he has supervised the public art project Cantieri d’Arte in collaboration with the Tuscia University hosting a number of national and international artists who have created site specific projects and installations for the urban space. In 2013 he was one of the curators of Errors Allowed – Mediterranea 16. Young Artists Biennal that took place at the Mole Vanvitelliana in Ancona. He coordinates the traveling platform La ville ouverte which questions the connection between artistic practices and social and urban contexts in the Euro-Mediterranean area. He also curated the following international projects for BJCEM: Disorder (Nottingham, 2012); La sovversione del sensibile (Milano, 2014); Here is elsewhere (Milano, 2015); Mediterranean landscapes (Italia, Slovenia, Albania 2017). He works as cultural project coordinator at Arci Viterbo and he is the art advisor of the sculpture garden La Serpara. He curated several publications about the connection between art and nature and on the role of art in public space. He is the president of Arci Lazio and is the responsible for Arci nazionale for Innovative projects and spaces, urban regeneration and suburbs. He lives and works between Viterbo and Rome.
Saverio Verini was born in Città di Castello, Italy, in 1985. Graduated in Contemporary Art History at the Sapienza University, in 2011-2012 he is in the staff of the MACRO Museum of Rome. From 2013 to 2015 he is assistant curator at the Ermanno Casoli Foundation and from 2017 he is the exhibition coordinator at the Fondazione Memmo, in Rome. He has collaborated with cultural institutions such as: Academy of France in Rome – Villa Medici, Polish Institute of Rome, Center for Contemporary Art Luigi Pecci, American Academy in Rome, FOTOGRAFIA – International Festival of Rome, Pastificio Cerere Foundation, Civitella Ranieri Foundation, Granpalazzo art fair, Kilowatt Festival. He is one of the founders of the curators’ collective Sguardo Contemporaneo, with which he has organized several cultural events characterized by a strong participatory attitude. Among the most recent projects: Stop and Go. The art of animated GIFs, Una sola moltitudine (with Filippo Berta and Calixto Ramírez) and White Paper (with Namsal Siedlecki), all conceived for smART gallery in Rome; the exhibition Alberto Burri. Le dimensioni della materia; the project Straperetana, in the hamlet of Pereto (Abruzzo), conceived in cooperation with Monitor Gallery; Unending Incipt, solo show of Paolo Icaro at the Pinacoteca Comunale of Città di Castello (Umbria). He collaborates with the magazine Artribune and regularly writes critical texts for personal and collective exhibitions in museums, private galleries and other spaces. He is the author of the monography Roberto Fassone. Quasi tutti I racconti (2018), published by PostmediaBooks.
Luca Coclite (1981, Gagliano del Capo, LE, IT). His artistic research focuses on the analysis of the contemporary image with its connections to landscape and architecture, and the investigation of the correlative sociological influences. For several years he has been watching the transformation of the territory, its surrounding landscape and with that the intrinsic contradictions of the political and social perspectives. He has been involved since many years in many artistic projects, national and international, both as an artist and as a curator, such as Ramdom, Casa a Mare and Studioconcreto. Currently working for Spazio Labo, Bologna.
Khaled Jarrar was born in the occupied West Bank in 1976. He researches the potential fallout of the proposed U.S.-Mexico border wall. Jarrar is also working on a film and multimedia series that documents his month-long journey with a group of migrants who traveled to Europe last year in order to draw attention to the plight of Syrian refugees. Jarrar’s solo exhibitions include Ayyam Gallery, Dubai (2016); Art Bartsch & Cie, Geneva (2015); Galerie Polaris, Paris (2014, 2012); Gallery One, Ramallah (2014); Ayyam Gallery London (2013); and Galerie Guy Bartschi, Geneva (2013). Jarrar is a recipient of the 2016 Anni and Heinrich Sussmann Award, which recognizes international artists who are committed to the ideals of democracy and antifascism. He lives and works in Tucson, Arizona.
Randa Maddah was born in 1983, Majdal Shams, occupied Syrian Golan. After finishing courses in painting and sculpture at Adham Ismail Center, Damascus in 2003, she graduated from Damascus University, the faculty of Fine Arts, department of sculpture, 2005. In 2007, Randa also took etching courses at the Academy of Arts and Design in Jerusalem. Randa is a founding member of Fateh Al Mudarris Center for Arts and Culture, occupied Golan Heights, which founded by young artists. She currently lives in occupied area if the High Golan.
Youssef Ouchra was born in 1984 in Casablanca. He combines sound art, graphic design, performance, installation and video. He questions the relationship between man and his environment. Through the exploration of these issues, Youssef Ouchra demonstrates that he is an artist of his time, and incites the viewer to awaken their unconscious. Informatage, 2013, is a video-performance in which the artist denounces the overabundance of information delivered to us and questions this efficiency. Ouchra is also a committed artist; he denounces the reasons behind conflicts in today’s world. He lives and works in Casablanca.
Anna Raimondo was born in Naples (IT) in 1981. She completed the MA Sound Arts at the London College of Communication (UAL, London) and is running a practice based PHD between Arba (École des Beaux Arts) and ULB University in Brussels on urban geography and gender perspective. She has participated in several international exhibitions including: “Seremos serias de la manera más alegre” curated by Florencia Curci at CAso CNB (Buenos Aires, ARG) and “New bounderies of the Wellness of Vagynal Ecosystem” at Ex Elettrofonica Gallery curated by Lucrezia Cippitelli (Rome IT). Her radiophonic works have been broadcast internationally. She has won the Palma Ars Acustica 2016 with her radio work “Me, my English and all the languages of my life” and the price of best soundscape with “La vie en bleu” in the frame of the sound art competition PIARS and has won the prize of the city in the frame of the contemporary art prize Mediatine in 2018. She lives in Brussels (BE) and works internationally.
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